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I rugbisti del CUS Padova entrano in carcere per un torneo con i detenuti!

Ufficio stampa


Sabato 25 gennaio, alla Casa Circondariale di via Due Palazzi, andrà in scena il primo torneo “Rugby in carcere” a coronamento del progetto che ha portato i tecnici del CUS a insegnare la disciplina a un gruppo di gruppo di utenti della sezione ICATT Custodia Attenuata.


Una giornata storica per il CUS Padova, il carcere di Padova ma anche per il mondo del rugby. Sabato 25 gennaio, a coronamento del secondo anno del progetto “Rugby in carcere”, andrà in scena un torneo amichevole tra squadre composte da detenuti della casa circondariale e una selezione di rugbisti padovani. Per la prima volta, dopo un anno di pratica e allenamenti, gli atleti detenuti potranno confrontarsi con dei rugbisti agonisti, in una mattinata all'insegna di quei valori dello sport che educatori e tecnici hanno trasmesso nel corso dei vari incontri.


IL PROGETTO. Il progetto “Rugby in carcere”, finanziato dall'Amministrazione Penitenziaria di Padova, di cui capofila la UOC Tutela della Salute delle Persone con limitazione della libertà, ha come ente partner di realizzazione il CUS Padova. L'iniziativa è cominciata nel 2023 e si è rivolta a un gruppo di utenti della sezione ICATT Custodia Attenuata della Casa circondariale di Padova. Nella prima stagione i partecipanti sono stati coinvolti, con cadenza bisettimanale, in venti incontri della durata di due ore ciascuno. Nella prima fase hanno approfondito le regole fondamentali e lo "spirito" del rugby, con particolare attenzione all'accettazione, al rispetto della regola e alla lealtà nella partecipazione. Quindi, sul campo, sono stati insegnati loro i fondamentali e le tecniche di "affrontamento" e "evitamento", passo fondamentale per arrivare allo svolgimento delle partite. Nella seconda stagione, cominciata a settembre 2024, l'iniziativa si è allargata coinvolgendo anche la sezione “Euganeo” oltre alla sezione “Antenore”. Per questo, al tecnico del CUS Vanni Zago si è aggiunto anche un nuovo allenatore come Arturo Bergamasco.


L'EVENTO. Il primo torneo “Rugby in carcere” comincerà sabato 25 gennaio, dalle 9, al campo della Casa circondariale di Padova di Via Due Palazzi. Saranno formate quattro squadre miste di rugby a sette, composte da atleti detenuti e da una selezione di rugbisti del CUS Padova e della Polisportiva San Precario. Al termine delle sfide festeggeranno tutti assieme, rispettando la grande tradizione rugbistica del “terzo tempo”. Presenti all'evento anche alcuni ospiti speciali, su tutti l'ex campione della Nazionale Mauro Bergamasco e Giovanni Morandin, ex arbitro internazionale. «Siamo entusiasti di essere riusciti a realizzare uno degli obiettivi principali che ci eravamo preposti all'inizio del progetto», la soddisfazione di Silvio Decina, referente del CUS Padova. «Permettere agli atleti detenuti di cimentarsi contro dei rugbisti veri è il coronamento di un anno intenso e appassionante. Non è stato semplice, per ovvie ragioni c'è stato un grande turnover di partecipanti, ma tutti hanno accolto con spirito propositivo gli incontri che abbiamo proposto loro, sia in aula che sul campo. Ringrazio di cuore tutte le persone che si sono messe a disposizione, dentro e fuori dal carcere, per dare una mano a questo progetto». Plaude l'iniziativa anche il presidente del CUS Padova, Francesco Uguagliati: «Il CUS Padova conferma ancora una volta il proprio impegno nel voler diffondere i valori più puri e genuini dello sport. Non era scontato riuscire ad organizzare questo importantissimo evento, per questo ci tengo a complimentarmi vivamente con i promotori del progetto “Rugby in carcere”».



Nella foto un momento di allenamento per i partencipanti all'iniziativa Rugby in carcere

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