L'edizione 2024 dei CNU ha laureato tre nuovi campioni provenienti dell'Università di Padova. Andiamo a conoscere le storie di Giacomo Coassin, Federica d'Este e Uberto Sergio Armando Fongaro
I CNU che si sono disputati dal 18 al 26 maggio in Molise hanno laureato tre nuovi campioni italiani universitari per il CUS Padova . Due ragazzi e una ragazza, tre storie completamente diverse ma unite da un unico comun denominatore: il trionfo alla prima partecipazione assoluta ai Campionati Nazionali Universitari.
A prendersi cura della copertina è stato Giacomo Coassin, capace di conquistare due medaglie d'oro, una nella lotta stile libero, l'altra nella lotta greco-romana (categoria 70 kg). Classe 1999, iscritto al primo anno di laurea magistrale in ingegneria meccanica, lo studente trevigiano nel 2021 ha vinto anche la medaglia di bronzo ai Campionati italiani assoluti: «Finalmente sono riuscito a partecipare ai CNU, visto che gli scorsi anni sono stato fermato da vari acciacchi fisici» , la soddisfazione di Coassin.
«Mi sono presentato in Molise soltanto per il gusto di competere, non mi ero posto obiettivi e non mi aspettavo risultati particolari. Forse anche per questo i due ori sono stati una grande gioia. In generale è stata un'esperienza splendida che mi ha permesso di stringere nuove conoscenze» .
Il percorso scolastico e quello sportivo di Giacomo si sono alimentati l'un l'altro fin dai tempi dell'adolescenza: «La lotta mi ha aiutato ad andare oltre i miei limiti e ad accrescere la fiducia in me. Qualche hanno fa non avrei mai pensato di potermi iscrivere a una facoltà tosta come ingegneria e credo che la mia esperienza sportiva mi abbia aiutato molto nello studio. La vittoria ai CNU mi dà grandi stimoli per il proseguo della stagione» . Nel futuro cosa c'è? «Spero di lavorare nel settore dell'automotive e trasmettere la passione per la lotta alle nuove generazioni» .
Gli altri due campioni sono invece due matricole universitarie. È trevigiana, precisamente di Mogliano Veneto, Federica D'Este, vincitrice della medaglia d'oro nel karate kumite, categoria 61 kg. «Mi godo questa medaglia, frutto dei tanti sacrifici fatti in tutti questi anni» , racconta la studentessa classe 2004. «Ho iniziato a praticare karate in prima elementare e non ho mai smesso. Una passione fortissima che mi porta ad allenarmi cinque volte alla settimana ea fare tante rinunce per poter coniugare anche lo studio. Amo questa disciplina perché non si basa solo su velocità e tecnica ma anche su furbizia e strategia. Due aspetti che, spesso, portano a sovvertire i pronostici» .
Tanti sacrifici che hanno portato Federica ad accumulare già un palmares di tutto rispetto (spicca un terzo posto agli Assoluti italiani Under 21) ea voler puntare sempre più in alto:«L'obiettivo è crescere gradino dopo gradino a livello nazionale e internazionale. Quest'anno ho conquistato il quinto posto a una gara del circuito mondiale a Cipro, che sommata alla vittoria dei CNU mi rende molto felice di questa prima parte di stagione» .
E gli studi? «Ho scelto ingegneria biomedica perché mi piacerebbe lavorare nell'ambito ingegneristico sportivo» .
È al primo anno universitario anche Uberto Sergio Armando Fongaro, medaglia d'oro nel tiro a volo, specialità fossa olimpica (trappola). Da buon cecchino ha fatto centro al primo colpo. «Mi è piaciuto da matti partecipare ai CNU» , il sorriso del ventenne di Verona. «La gara è stata competitiva ma allo stesso tempo ho trovato un ambiente familiare che mi ha permesso di stringere amicizia con gli altri studenti-atleti. Il tiro a volo, per me, è una questione di famiglia. Mio nonno partecipò a gare importanti e io porto avanti questa tradizione. Mi piace perché è una disciplina molto allenante dal punto di vista mentale. La concentrazione è fondamentale ed è un aspetto che mi ha aiutato anche negli studi» .
Uberto studia Chimica e Tecnologie farmaceutiche: «Nell'ultimo periodo sto dando priorità proprio allo studio. Negli scorsi anni ho preso lo sport quasi come un lavoro ea lungo andare mi ha pesato molto dal punto di vista mentale. Nel 2023 mi sono concesso un momento di pausa, quest'anno ho ricominciato a gareggiare pensando soprattutto a divertirmi e sta andando bene» .
Prossimi traguardi? «Dal punto di vista sportivo non mi sono fissato obiettivi, continuerò a competere trascinato da questa grande passione. Una passione che mi ha portato ad abbracciare un progetto scolastico che promuove la disciplina nelle scuole. Mi piace molto stare a contatto con i più giovani e insegnare loro il tiro a volo» .
Nella foto, da sinistra Federica d'Este, Giacomo Coassin e Uberto Sergio Armando Fongaro
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